Guida all’Ecommerce Cross Border in Unione Europea

Whitepaper

Ottobre 21, 2021

Guida all’Ecommerce Cross Border in Unione Europea
Se l’anno 0 per l’ecommerce è stato il 2020, è pur vero che quello che sta accadendo nel vecchio continente con il commercio digitale non è proprio una sorpresa quanto piuttosto l’accelerazione di un processo già in atto da alcuni anni, complice l’elevato tasso di digitalizzazione dell’Europa (circa il 90% di tutti i suoi abitanti), il più alto al mondo.

Nel 2019 il commercio elettronico transfrontaliero in UE ha raggiunto i 110 miliardi di euro, con una crescita del 14,4% rispetto all'anno precedente. Il 2020 ha superato di gran lunga questo valore, attestandosi su un fatturato di 146 miliardi, ma è nel futuro prossimo, tra il 2021 e il 2022, che si prevede un vero e proprio salto, con una stima di circa 245 miliardi di euro.

Numeri, questi, che dimostrano la strategicità del comparto e che ci spingono a fare una serie di considerazioni. Innanzitutto, fare ecommerce cross border in Europa significa dare la possibilità a un brand di raggiungere una portata molto più ampia rispetto alle vendite nel proprio paese e questo comporta anche maggiori acquirenti potenziali. Più persone portano più coinvolgimento e più coinvolgimento significa un tasso di conversione più alto, con maggiori entrate. Con il commercio cross border si costruisce anche l’autorità del marchio, che diventa di fatto internazionale. Inoltre, un brand che per una serie di ragioni stenta a essere apprezzato nel proprio paese, può invece essere apprezzato in altri luoghi perché le persone tendono ad acquistare online prodotti che non sono disponibili nei loro mercati locali. Infine: l'e commerce è il futuro. Arrivarci prima degli altri significa avere maggiori chance di conoscere questo tipo di mercato e avere successo. 

Oltre ad aprirci a grandi possibilità, però, l’ecommerce transfrontaliero ci mette di fronte a una serie di nuove sfide che dobbiamo imparare a gestire. Dalla logistica alle questioni fiscali, dalle preferenze linguistiche che variano da paese a paese alla scelta dei metodi di pagamento: le cose da tenere in considerazione quando ci si approccia a un mercato diverso dal proprio sono tante e la possibilità di emergere in quello stesso mercato sta tutta nella differenza tra conoscerle (e utilizzarle in maniera giusta) e ignorarle. 

Imparate dai 21 anni di esperienza dietro Go Global Ecommerce, la breve guida che aiuterà le marche europee a sciogliere i principali nodi che devono affrontare se decidono di entrare nel mercato europeo dell'e-commerce transfrontaliero. 

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